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venerdì 20 maggio 2011

L'arte di impastare

Impastare farina e acqua è stata forse una delle azioni più antiche dell'uomo, se si percorre a ritroso la sua storia. Il primo pane altro non era che un impasto a base di farina e acqua senza lievito: ancor oggi, presso alcune popolazioni primitive, l'uso del lievito è del tutto sconosciuto. Tutti però conoscono l'arte di impastare anche se non tutti usano gli stessi ingredienti, che in genere vengono scelti secondo le disponibilità del posto: farine di cereali diversi mischiate solo con acqua e arricchite da uova, con l'aggiunta di olio , ecc...
Per "pasta casalinga", la cosiddetta pasta fresca, si intende oggi, per lo più, la pasta all'uovo, quella che contiene un uovo per ogni etto di farina e che quindi è estremamente nutriente. Allora, perchè non prepararla ogni volta ogni tanto andando così alla scoperta di profumi e sapori ormai dimenticati? Tanto più che, le moderne attrezzature, il tempo e la fatica richiesti per la preparazione della pasta possono essere notevolmente diminuiti. Qualcuno potrà forse obbiettare che la pasta casalinga è un alimento poco adatto alla vita sedentaria dell'uomo moderno, perchè troppo calorica: un normale piatto di pastasciutta sviluppa infatti 360 calorie, date quasi esclusivamente dall'alta percentuale di carboidrati in essa contenuti, e da una minima quantità di proteine. Ma la più recente dietologia ha appena appurato che la pasta non ingrassa se condita adeguatamente e inserita in un menù corretto ed equilibrato da un punto di vista alimentare, anzi è senz'altro consigliabile introdurla nella dieta giornaliera anche perchè la farina di frumento, soprattutto quella integrale, quella non trattata chimicamente per la raffinazione o quella proveniente da colture biodinamiche (cioè da terreni sottoposti a concimazione naturale) contiene sali minerali e molte importanti vitamine, fra cui alcune del gruppo B, la E, la F e la PP. La pasta all'uovo poi, confezionata secondo le regole, cioè con l'aggiunta di un uovo ogni 100g di farina, ha un valore biologico veramente notevole: infatti, se la farina di grano tenero è meno ricca di proteine di quella di grano duro, usata per la fabbricazione di paste industriali, tale mancanza viene largamente compensata dalle sostanze nutritive contenute nelle uova.
Dopo queste considerazioni ci si può rendere conto della grande importanza che assume questo cibo nella nostra alimentazione; se poi si considera che il più delle volte la pasta fresca viene condita con salse e sughi molto sostanziosi, formaggi ed altri ingredienti, o viene addirittura farcita con succulenti ripieni a base di carne, pesce o verdura, si può senza dubbio concludere che essa ha mille possibilità di diventare un piatto di gusto ineguagliabile, alla portata di tutti, pronto a soddisfare anche i palati più esigenti e raffinati.

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